Elemento identificativo ma anche di lusso, fino a diventare una vera e propria arte nei giorni nostri.
La regina cleopatra si truccava gli occhi scurendoli con del kohi ottenuto da resine bruciate oppure colorandoli con polvere di malachite, una pietra dal colore verde.
Il trucco dal XXVI al XXVIII secolo
La casata dei Tudor e la regnanza di Elisabetta d’Inghilterra portarono un periodo di prosperità e apprezzamento dell’arte cosmetica. La regina, infatti iniziò il trend del look pallidissimo, dalla pelle di porcellana che rimase popolare sino al 1800. Per schiarire la pelle veniva utilizzata la biacca, nonché’ carbonato di piombo che, se utilizzato per molto tempo era tossico e apportava problemi come cicatrici e in casi rari anche la morte.
Elisabetta era anche solita rasare l’attaccatura dei capelli in quanto, avere la fronte alta sembrava essere una caratteristica d’eleganza aristocratica.
Nel circolo aristocratico anche gli uomini si truccavano.
Curiosità: Sophia Loren prediligeva solo rossetti dal sottotono bronzo oppure albicocca per esaltare il suo incarnato.
Vivian Leight utilizzava il rouge sia per le guance che per le labbra.
Il truccatore di Marilyn Monroe, Allan Snyder fu il precursore del contouring realizzato come al giorno d’oggi, egli sfumava del fondotinta più scuro su alcune zone del viso per sfinarlo otticamente.